Una partecipazione straordinaria – ancora una volta – quella del pubblico ieri al Teatro Greco di Siracusa per la dodicesima edizione di “Agòn”. Oltre tremila spettatori hanno seguito appassionatamente e in parte da protagonisti lo spettacolo organizzato dal Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights (già noto come ISISC), dalla Fondazione INDA, e dall’Associazione Amici dell’Inda.
“Agòn”, mettendo insieme la rappresentazione teatrale con le dinamiche tipiche di un vero e proprio processo, ha trattato ieri il tema “dell’omicidio aggravato o follia non punibile”, simulando il processo a Eracle (interpretato dall’attrice Mariagiulia Colace). Nella tragedia di Euripide, l’eroe e semidio della mitologia greca, è accusato di aver assassinato la moglie Megara e i suoi figli dopo averli liberati dal Tiranno Lico. Il protagonista diventa dunque oggetto della peggiore catastrofe per sua stessa mano, ma è al contempo “vittima” del malvagio piano di Era, che riesce nello scopo di farlo impazzire attraverso Iris, sua messaggera, e Lissa, personificazione della rabbia.
Ad aprire la serata di ieri il Dott. Michele Consiglio, Magistrato e Presidente del Consiglio Scientifico Regionale del Siracusa International Institute, che ha introdotto il tema della tragedia e presentato i protagonisti. A seguire i saluti del Consigliere Delegato della Fondazione Inda, Pier Francesco Pinelli, e del Presidente dell’associazione “Amici dell’Inda“, Giuseppe Piccione. Presenti all’iniziativa anche l’avvocato Ezechia Paolo Reale, Segretario Generale dell’Istituto e il Professor Roberto Lagalla, Assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione Professionale.
Il Tribunale teatrale ha visto il Dott. Giovanni Canzio, primo presidente emerito della Corte Suprema di Cassazione, nel ruolo di giudice. A sostenere i panni di pubblico accusatore è stato Antonio di Pietro, già sostituto procuratore del pool di Mani Pulite, mentre la difesa di Eracle è stata sostenuta da Giuseppe Fanfani, presidente della nona commissione del Consiglio Superiore della Magistratura. Al termine di un dibattito quanto mai appassionante e coinvolgente, il pubblico ha espresso il suo giudizio, sventolando a larghissima maggioranza i cartellini rossi e dunque condannando Eracle “per l’eternità”, come chiesto dall’accusa. Di diverso avviso però il giudizio espresso dal giudice Giovanni Canzio che, dopo aver ricostruito i fatti e spiegato al pubblico i principali elementi di valutazione, ha assolto Eracle in quanto incapace di intendere e di volere al momento del delitto, disponendo esclusivamente il ricovero in un ospedale psichiatrico.
Gli organizzatori dell’evento ringraziano la Regione Siciliana -Assessorato Regionale BB.CC ed Id. Siciliana- Dipartimento Regionale BB.CC ed Id. Siciliana –Polo Regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici – Museo archeologico regionale Paolo Orsi”, per la concessione del Teatro Greco di Siracusa.